martedì 10 dicembre 2013




Click on the title to see the video, that you can find on youtube:
http://www.youtube.com/watch?v=xKc8ywpn0bM

La dieta Meditteranea



Una grande vittoria della cultura (e invece) della tradizione italiana. Tutto il mondo attraverso l’Unesco riconosce l’assoluto valore della nostra ricchissima storia alimentare. Sentiamo subito la dichiarazione a caldo, appena ricevuta la notizia, del ministro delle politiche agricole Giancarlo Galan, raccolta dal nostro Fulvio Mignaccio.

- La dieta mediterranea diventa patrimonio dell’umanità. È una cosa originale, una cosa insolita.
  • È un grande successo proprio perché è nuovo. È qualcosa che non è un bene materiale: è un bene immateriale, è uno stile di vita, è una forma di cultura che non comprende soltanto i nostri cibi. C’è, sì, la pasta, l’olio... ma c’è anche la paella, c’e il cous cous, c’è la polenta,  ci sono i souvlaki della Grecia.
- In questo momento festoso Lei però ha anche voluto dedicare questa vittoria a una persona che non c’è più, che è il sindaco di Pollica, Vassallo, probabilmente ucciso dalla Camorra. Perché?
- Perché Vassallo fu uno dei protagonisti. All’inizio fu lui ad aiutare il Ministero delle Politiche Agricole a farlo partire in questa che sembrava un’avventura impossibile da raggiungere.
- Quali ricadute economiche positive potrebbero esserci per l’agroalimentare italiano con con questa vittoria?
  • Io intanto penso al formidabile vantaggio che si può ottenere con il turismo. Poi, non neghiamolo, è vero che c’è paella ... ci sono tante cose...ma ci sono soprattutto i nostri prodotti. 
  • Io spero in qualcosa di più. Io punto all’etichettatura. Ecco, l’agroalimentare italiano, la sua qualità, le sue doti si salvano se l’etichettatura diventa un dovere e un diritto di fronte a tutti.

Il cittadino ha il diritto di sapere cosa mangia e sapere dove è stato prodotto.

lunedì 13 maggio 2013

Gli austeri, listening exercise


Report: PUNTATA DEL 12/05/2013
GLI AUSTERI
Ascolta la seguente trasmissione:
http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-7b27789d-f3f0-4ed6-b7da-32171faa9573.html?refresh_ce

OR: http://www.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-7b27789d-f3f0-4ed6-b7da-32171faa9573.html





















Domande sull’ascolto (primi 10 minuti):
  1. Quando paga la scuola in caso di supplenza? 
  2. Che storia racconta John Maynard Keynes quando gli chiedono da dove proviene il denaro?
  3. Come si misura la ricchezza?
  4. Chi viene chiamato inoccupabile?
  5. 2 marzo 2012: che cosa di decide a Bruxelles?
  6. Chi sono gli economisti sgomenti?
  7. Che tipo di manovra c’è stato nel 2012?
  8. Che cosa causa il calo della clientela a Milano?
  9. Perché le imprese non riescono a restituire i soldi che chiedono alle banche?
  10. Che cosa causa, a lungo termine, per un’azienza non fare investimento?

sabato 4 maggio 2013

La coscienza di Zeno (testo e audio)


ITALO SVEVO



Italo Svevo (1861-1928) è lo pseudonimo scelto da Ettore Schmitz, nato a Trieste, di origine tedesca da parte del padre e italiana da parte della madre.
Per Svevo, un prospero uomo d’affari, la letteratura ha rappresentato un passatempo; la sua vita è rimasta saldamente ancorata al suo lavoro, alla sua esistenza borghese e alle sue abitudini.
Svevo ha iniziato a scrivere nell’ultimo decennio dell’Ottocento e ha pubblicato due romanzi il cui tema è l’inettitudine, la mancanza di volontà dei protagonisti. I due romanzi sono passati inosservati dalla critica e dal pubblico. Dopo circa vent’anni, negli anni che seguono la prima guerra mondiale, Svevo scrive un nuovo romanzo, La Coscienza di Zeno (1923), un libro che rappresenta una nuova direzione nella letteratura italiana e che, grazie all’introduzione di James Joyce conosciuto da Svevo a Trieste, riceve positivi consensi dalla critica letteraria francese. In Italia, invece, la novità della forma, lo stile colloquiale e la scarsa conoscenza dell’opera di Freud, ritardano il pieno riconoscimento dell’opera.

Il romanzo assume la forma di autoanalisi che uno psicoanalista consiglia di scrivere a un suo futuro paziente: Zeno Cosini. Zeno si presenta dunque come il narratore e il protagonista delle vicende narrate. Nel libro scompare l’ordine cronologico e la narrazione si incentra su sei episodi del passato che il narratore giudica centrali, mescolati ad episodi della sua vita presente. L’intreccio si compone di verità obiettive interpretate tuttavia da un punto di vista soggettivo che si contraddice e si nega a tal punto da confondere ogni possibile giudizio. Zeno è un personaggio antitragico e antieroico, anzi comico nelle sue eterne contraddizioni. Tuttavia dalla narrazione risulta che il protagonista, che si crede costantemente ammalato, confessa di essere un individuo distratto, senza volontà e fondamentalmente inetto che durante la sua vita ha sempre preso la decisione più conveniente per se stesso.
Alla fine della narrazione il romanzo si trasforma in un diario in cui Zeno annota impressioni e commenti alla fine della prima guerra mondiale. È ormai convinto di non essere ammalato e decide di sospendere la terapia psicoanalitica. Conclude affermando che la vera malattia è la vita, malattia comune e sempre mortale, e che l’unico rimedio consiste nel rinunciare alle certezze e coltivare l’autoanalisi e l’ironia.
Domande:
1) Ettore Svevo era italiano?
  1. Quando cominciano ad essere riconosciute dalla critica le opere di Svevo?
  2. Per quale motivo il valore dell’opera “La coscienza di Zeno” tarda ad essere compreso in Italia?
  3. Com’è il carattere di Zeno Cosini?

LEGGI IL SEGUENTE TESTO TRATTO DA "LA COSCIENZA DI ZENO"
Testo completo:
http://www.liberliber.it/libri/s/svevo/index.php

IF YOU CAN"T OPEN IT GO TO:
http://www.liberliber.it/online/     then to 
AUTORI S-Z
Clic on AUTORI S
Clic on Svevo, Italo
Select Il fumo (or anything you like)

IL FUMO
Il  dottore al quale ne parlai mi disse d’iniziare il mio lavoro con un’analisi storica della mia propensione al fumo:
– Scriva! Scriva! Vedrà come arriverà a vedersi intero.
Credo che del fumo posso scrivere qui al mio tavolo senz’andar a sognare su quella poltrona. Non so come cominciare e invoco l’assistenza delle sigarette tutte tanto somiglianti a quella che ho in mano.
Oggi scopro subito qualche cosa che più non ricordavo. Le prime sigarette ch’io fumai non esistono più in commercio. Intorno al ’70 se ne avevano in Austria di quelle che venivano vendute in scatoline di cartone munite del marchio dell’aquila bicipite. Ecco: attorno a una di quelle scatole s’aggruppano subito varie persone con qualche loro tratto, sufficiente per suggerirmene il nome, non bastevole però a commovermi per l’impensato incontro. Tento di ottenere di più e vado alla poltrona: le persone sbiadiscono e al loro posto si mettono dei buffoni che mi deridono. Ritorno sconfortato al tavolo.
Una delle figure, dalla voce un po’ roca, era Giuseppe, un giovinetto della stessa mia età, e l’altra, mio fratello, di un anno di me più giovine e morto tanti anni or sono. Pare che Giuseppe ricevesse molto denaro dal padre suo e ci regalasse di quelle sigarette. Ma sono certo che ne offriva di più a mio fratello che a me. Donde la necessità in cui mi trovai di procurarmene da me delle altre. Così avvenne che rubai. D’estate mio padre abbandonava su una sedia nel tinello il suo panciotto nel cui taschino si trovavano sempre degli spiccioli: mi procuravo i dieci soldi occorrenti per acquistare la preziosa scatoletta e fumavo una dopo l’altra le dieci sigarette che conteneva, per non conservare a lungo il compromettente frutto del furto.
Tutto ciò giaceva nella mia coscienza a portata di mano. Risorge solo ora perché non sapevo prima che potesse avere importanza. Ecco che ho registrata l’origine della sozza abitudine e (chissà?) forse ne sono già guarito. Perciò, per provare, accendo un’ultima sigaretta e forse la getterò via subito, disgustato.

Poi ricordo che un giorno mio padre mi sorprese col suo panciotto in mano. Io, con una sfacciataggine che ora non avrei e che ancora adesso mi disgusta (chissà che tale disgusto non abbia una grande importanza nella mia cura) gli dissi che m’era venuta la curiosità di contarne i bottoni. Mio padre rise delle mie disposizioni alla matematica o alla sartoria e non s’avvide che avevo le dita nel taschino del suo panciotto. A mio onore posso dire che bastò quel riso rivolto alla mia innocenza quand’essa non esisteva più, per impedirmi per sempre di rubare. Cioè... rubai ancora, ma senza saperlo. Mio padre lasciava per la casa dei sigari virginia fumati a mezzo, in bilico su tavoli e armadi. Io credevo fosse il suo modo di gettarli via e credevo anche di sapere che la nostra vecchia fantesca, Catina, li buttasse via. Andavo a fumarli di nascosto. Già all’atto d’impadronirmene venivo pervaso da un brivido di ribrezzo sapendo quale malessere m’avrebbero procurato. Poi li fumavo finché la mia fronte non si fosse coperta di sudori freddi e il mio stomaco si contorcesse. Non si dirà che nella mia infanzia io mancassi di energia.

Esercizi:

  1. trova il sinonimo delle seguenti parole:

parola
sinonomimo
propensione
trovarsi
invocare
demoralizzato
munito
sporco
sconfortato
nauseato
compromettente
faccia tosta
giacere
chiedere
sozzo
dotato
disgustato
pregiudiziale
sfacciataggine
inclinazione
contorcersi
piegarsi

2.
  1. Che tipo di sigarette fumava Zeno?
  2. Come si procurava le sigarette da giovane Zeno?
  3. Quale esperienza di furto racconta Zeno?


lunedì 29 aprile 2013

Ricette: pasta al forno (video e domande): la prova del cuoco


Ricette - Pasta al forno















Guarda il seguente video (è un po' lungo!):   http://www.youtube.com/watch?v=7ieqBgCKC3E

Rispondi alle seguenti domande:

  1. Com è vestita Antonella Clerici nella rivista?
  2. Di quand’è la foto?
  3. Che cosa cucina la signora con il grembiule arancione?
  4. Di dov’è il marito della signora con il grembiule arancione?
  5. Che cosa fa il fine settimana la signora con il grembiule arancione?
  6. Quando va a ballare la signora con il grembiule arancione?
  7. Ha figli la signora (con il grembiule arancione :) )...?
  8. Come vanno gli ascolti della trasmissione?
  9. Quanto tempo bisogna cucinare questo piatto?
  10. Che tipo di vino si consiglia per questo piatto? per quali motivi?
  1. Vocabolario:

    1. Cosa significa sgusciare?
    2. Come si possono cucinare le uova (tipi di cottura)?
    3. Che tipi di condimento conosci?
    4. Che tipo di pasta fresca conosci?
    5. Che cosa significa ripieno?

    Modi di dire:

    Spiega e fai delle frasi con i seguenti modi di dire:
    1. È completamente cotto per quella ragazza!
    2. Ne ha fatte di cotte e di crude.
    3. Cerca sempre il pelo nell’uovo.
    4. Oggi mi tocca mangiare in bianco...

domenica 7 aprile 2013

Fedifraghi...(advanced level, Modi di dire)


Il seguente testo presenta alcune difficoltà. Leggilo con attenzione e sottolinea tutte le parole che non conosci. Trovane il significato nel dizionario, scrivilo e poi prova a fare delle brevi frasi con queste parole. Alla fine, leggile al tuo insegnante e fatti dire se le hai usate nella maniera corretta...


Ti faccio vedere io
La città degli adulteri (di Carlotta Sisti, tratto da Gioia, 2013, 11).

Ovvero, metti il fedifrago in piazza: su Cheaterville, sito lanciato da un marine “traditore seriale pentito” il giorno di San Valentino di tre anni fa, viene pubblicato il curriculum sentimentale degli infedeli compulsivi. Così, chi comincia una nuova storia può controllare in tempo reale le credenziali della presunta anima gemella. E considerarsi avvisato...



Le donne optano per il vecchio trucco del cellulare: non appena il maschio di turno (marito, fidanzato, compagno) le insospettisce, procedono con un velocissimo check di messaggi e chiamate. Occorrono pollici allenati e un’ottima conoscenza del telefono portatile per non perdere secondi preziosi e farsi beccare mentre ancora si cerca di sbloccare lo schermo.
Gli uomini preferiscono invece calarsi nei panni di detective, con i dovuti appostamenti preceduti dal classico pedinamento. Per farlo servono forte motivazione, capacità mimetiche e un bel po’ di tempo da perdere. Cambia il metodo, ma non la sostanza: il timore di essere traditi. Secondo il sito Cheaterville, letteralmente “la città dei cornificatori”, sono questi i metodi più gettonati da chi vuole smascherare un partner fedifrago. E se è vero che una buona fetta di popolazione “accoppiata” non desidera ricevere la confessione di un’avvenuta infedeltà, l’ossessione del voler sapere è molto più diffusa.
«Non essere l’ultimo a scoprirlo!»: questo lo slogan, che è anche una promessa, del villaggio virtuale, fondato (e lanciato il giorno di San Valentino di tre anni fa) dall’americano James McGibney, ex marine che sulla schiena ha un enorme ed esplicativo tatuaggio con la scritta «Semper fi» (versione accorciata del latino Semper fidelis, che in America è il motto dei marines ma in questo contesto, ovviamente, assume significato più esteso). Il sito conta milioni di utenti e quasi 500.000 fan su Facebook, tutta gente la cui missione è vendicarsi del fedifrago o fedifraga di turno, rendendo pubblico il suo pessimo pedigree.
Facendo un giro su questo database di infedeli, ho scoperto che il meccanismo è di una semplicità disarmante: basta inserire nel motore di ricerca nome, cognome e città della persona con cui si è iniziata o si sta per iniziare una relazione, perché ne esca il curriculum amoroso. Generosamente messo in piazza da una o più delle sue vittime. Per fare un tentativo, ho digitato un nome comunissimo come Andrew Jones e subito mi è apparso il post di una giovane donna, che ha preferito restare anonima e che, insieme alla foto di un tale Andrew, avverte «chi fosse interessato», con una certa veemenza e una decina di punti esclamativi, che il tizio in questione ha moglie, tre figli e un ricco carnet di frottole per abbindolare le credulone.
Il sito dagli Usa si è diffuso anche in Canada, Gran Bretagna e Australia e, altro dettaglio interessante, si è da poco dotato di una mappa che segnala i centri con più alto tasso di tradimento. Così nella vicina Inghilterra scopriamo che, in proporzione, Manchester è più infedele di Londra, ma anche a Nottingham pare che si debbano tenere gli occhi aperti. «Lo scopo», mi ha spiegato via Skype McGibney, «è mettere in guardia chi sta riponendo fiducia in una persona indegna. Confesso di essere stato anch’io un traditore, in passato. Sì, prima del matrimonio prendevo le relazioni con grande leggerezza ma poi, dopo essermi sposato con la donna che amo ed essere stato costretto a rimanere a lungo separato da lei durante le missioni da marine, ho capito che la fiducia e la fedeltà sono tutto. Filtrando i post del sito ne leggo tanti che trasudano voglia di vendetta. E sono soprattutto le donne che lo usano in questo senso, sia verso i loro ex sia contro l’altra di turno. Gli uomini sono più sintetici, ma ci vanno giù pesante». Navigando in Cheaterville m’imbatto nella storia di Daisy Benet, nata, cresciuta e residente a New York, che un giorno ha deciso di digitare il nome del marito nel motore di ricerca. Mi racconta via mail le sue scoperte: «Una ballerina di Las Vegas aveva scritto un post su di lui. Raccontava di come, dopo un incontro intimo, le avesse lasciato un biglietto da visita, dicendole che avrebbe desiderato pagarle il college. Dopo aver corteggiato questa giovanissima ragazza per un po’, sparì senza farsi più trovare. Così lei decise di svergognarlo su questo sito. E meno male che m’è venuto lo scrupolo di controllare mio marito... Tutte quelle trasferte di lavoro accompagnate ogni volta, al suo ritorno, da regali mi avevano messo la pulce nell’orecchio. Così ho contattato la ragazza, che aveva lasciato i suoi dati insieme al post, e mi ha fornito dettagli che hanno confermato il tradimento senz’ombra di dubbio. Oggi sono l’ex moglie di un cornificatore e la fidanzata di un brav’uomo. Che non fa trasferte, regali pochini e non sa dell’esistenza di Cheaterville. Così, nel caso dovesse cambiare qualcosa... Saprei dove cercare informazioni su di lui».
C’è anche l’uomo dei record, in questa megalopoli di infedeli: a San Diego un 32enne è stato segnalato da ben 30 donne di età ed estrazione sociale diversissime, dalla studentessa appena maggiorenne alla professionista più matura, dalla barista avvenente all’atleta.
Una sezione a parte è dedicata ai vip che si sono fatti beccare dai paparazzi, mentre si accompagnavano non proprio al fidanzato ufficiale. Ecco allora una carrellata di Jude Law, cornificatore recidivo; Meg Ryan, che tradì Dennis Quaid con quel manzo di Russell Crowe; Hugh Grant, pizzicato con una prostituta mentre stava con Elizabeth Hurley, e Claire Danes, che pare abbia il vizietto di passare da un collega a un altro, saltando però il passaggio di lasciarsi con il precedente. Ma la regina della categoria è senza dubbio Kristen Stewart. Non è un mistero che la Bella di Twilight sia scivolata all’improvviso tra le braccia del regista Rupert Sander, lasciando di stucco lo stuolo di fan di Robert Pattinson, suo compagno di set e in teoria di vita. Domando a James McGibney se darebbe un consiglio a Pattinson: «Certo che glielo darei: stai alla larga da lei, bello. Se qualcuno ti tradisce una volta è molto probabile che lo faccia di nuovo». Caro McGibney, mi dispiace ricordarglielo, ma secondo questa logica anche la sua con- sorte dovrebbe stare lontana da lei. Alla faccia del suo bel tatuaggio. 

Modi di dire
1. Cosa significa “mi ha messo la pulce nell’orecchio”? Prova a spiegarlo con parole tue...
2. A proposito di insetti, riesci a completare le seguenti frasi? Aiutati con le seguenti parole: bianca, male, volare, mosche
  1. Sono rimasto con un pugno di _____________ = sono rimasto senza niente
  2. Quella ragazza è come una _______________ in mezzo alle altre ragazze della sua età = quella ragazza è molto diversa dalle altre ragazze della sua età.
  3. È buono il tuo cane?   - Non farebbe ___________ a una mosca = È molto buono
  4. Oggi devo studiare per un esame importante: non voglio sentire ___________ una mosca = non voglio sentir nessun rumore             
3. Usando le espressioni che hai appena imparato costruisci delle frasi:
         a. __________________________________________________________________________
         b. __________________________________________________________________________
         c. __________________________________________________________________________
         d. __________________________________________________________________________

4. Parlando di animali, ci sono molti modi di dire legati al “pesce”. Te ne viene in mente qualcuno? Ecco qualche suggerimento: prova a ritrovare il corrispondente modo di dire:
  1. Non far parte di un determinato ambiente. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 
  2. Trattare male qualcuno. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 
  3. Mantenere un segreto . _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 
  4. Chi non si impegna ed è pigro non ottiene nulla. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 

Ed ora, vuoi divertirti con un test? Eccolo qui:
http://www.paginainizio.com/test/test.php?id=fedelta



1. Quando ti accorgi di destare interesse o desiderio...

a. Controlli il tuo comportamento e, se necessario, ti eclissi.
b. compiaciuto/a, ma stai attenta a non darlo a vedere troppo.
c. Ti abbandoni liberamente al gioco del corteggiamento.

2. Avere un compagno stabilmente per te significa
a. Fonte di sicurezza e felicità
b. Talvolta piacevole altre opprimente
c. Un grosso problema.

3. Il partner non può prendere parte alla vacanza programmata insieme, tu decidi di...
a. Rinunciare e attendere che si renda libero.
b. Accettare, per ripiego, l' invito di un' amico/o.
c. Andare da solo/a.  

4. Il rapporto di coppia si basa sulla reciproca fiducia. Sei d' accordo?
a. Completamente.
b. In parte.
c. Per niente.

5. Quando ti piace qualcuno pensi...
a. Al tuo partner.
b. Che peccato...!
c. Chissà come sarebbe...

6. Vieni a conoscenza che il tuo partner ha una relazione. La cosa da fare è:
a. Parlarne insieme, per cercare di salvare il rapporto.
b. Fare una tremenda scenata.
c. Vendicarti, tradendolo anche tu.

7. Mentre sei insieme al partner, un altro/a ti fissa con intensità sorridendoti...
a. Distogli lo sguardo...
b. Guardi di sfuggita.
c. Ricambi spudoratamente.

8. Il pensiero di vivere per sempre con il tuo compagno/a è:
a. Fantastico.
b. Bello, ma problematico.
c. Asfissiante.



Risultati (predominanza di a, b o c):

a. Complimenti, sei un partner molto fedele e sei anche felice di esserlo.
Tendi a fonderti completamente con il tuo compagno, che consideri a tutti gli effetti una parte di te.Non guasterebbero, tuttavia, una tua maggiore autonomia affettiva e flessibilità di giudizio. 

b.Diciamo che tendi alla fedeltà, ma ciò non ti impedisce di fantasticare.
Sei consapevole di quanto sia impegnativo ed importante un rapporto di vero amore, ma tutto sommato la prospettiva non ti spaventa troppo. Esiste comunque a possibilità che tu possa anche tradire, ma affinché si presenti realmente, dovrebbero verificarsi una serie di condizioni ben precise. 

c. Non sei convinto della necessità di limitare la ricerca del piacere per mantenere un rapporto sentimentale. Per questo non ti poni eccessivi scrupoli quando ti si offre l'occasione per tradire.
I casi sono due: Forse sei un un inguaribile libertino/a oppure non hai ancora incontrato il vero amore... 

giovedì 14 marzo 2013

Alla stazione (At the station)



ALLA STAZIONE (AT THE STATION)



A - Buongiorno! 
B - Buongiorno!
A - Scusi, sa a che ora parte il treno per Venezia?
B - Sì alle due.
A- Grazie! Oh, da dove?
B- Binario due.
A- Binario due? Grazie!


















sa = you know, formal

parte = it leaves

binario = track



SAPERE
PARTIRE
io so
io parto
tu sai
tu parti 
lui sa
lui parte
noi sappiamo
noi partiamo
voi sapete
voi partite
loro sanno
loro partono





lunedì 11 marzo 2013

Politica italiana (Advanced level)


Preattività:
1) Che cosa sai della politica italiana?
Prova a fare un po’ di ricerca in internet sulle ultime elezioni e scrivi un resoconto di quello che hai scoperto 
2) Che cosa sai di Beppe Grillo? Raccogli un po’ di informazioni e spiega cosa sai
  1. Leggi il seguente articolo e trova nel dizionario il significato delle seguenti parole:

-ciarliero ___________________________
-emozionato ___________________________
-crollare ___________________________
-tappa ___________________________
-esaurito ___________________________
-fiero ___________________________

BEPPE GRILLO COME LO CONOSCO IO
Gentile, disponibile, ciarliero: all’estero il leader del M5s è irriconoscibile. Un giornalista (espatriato) testimonia
di Andrea D’Addio (articolo tratto da http://www.gioia.it/Grilline-avanti-tutta)


Andrea, ma che è questa voce dall’oltretomba?»
«Beppe scusami, è che vengo da un’altra intervista, ho fatto le scale di corsa per chiamarti il prima possibile e non farti aspettare. E poi ora sono anche un po’ emozionato. Non è da tutti poter parlare con te...».
«Ma che emozionato! Io sono sempre lo stesso, sono sempre il solito, è il mondo qui intorno che sta crollando!».
Giovedì scorso chiamo a casa di Beppe Grillo. Il numero me l’ha dato il suo assistente. L’ho tartassato a lungo per avere questa intervista per la Bild, il più popolare quotidiano tedesco. Niente stampa italiana. Io e Beppe Grillo ci siamo conosciuti a maggio 2011. Lui era a Berlino, dove vivo, per una delle tappe del suo tour europeo. Dovevo intervistarlo per il quotidiano Welt Kompakt. Ci siamo conosciuti nella sede della radio Rbb, subito dopo la registrazione di una trasmissione. L’intervista l’abbiamo fatta in taxi, mentre lui tornava verso l’albergo. Mentre scendevamo, mi ha chiesto se avessi impegni per il giorno dopo: «Perché non mi fai da guida per Berlino?».
Detto fatto: la mattina seguente ci incontriamo. Lui è mattiniero. L’appuntamento è fissato alle 9,30 a Wittenberg Platz. «Ci muoviamo in metropolitana o taxi?», «Metro! Per una volta che si può girare senza auto!», risponde deciso. Saliamo quindi sulla Ubahn berlinese e diamo il via a una giornata da turisti.
Intanto io e lui parliamo di tutto. Gli racconto la storia e la disperazione che spinge tanti giovani e meno giovani a emigrare a Berlino, nonostante non sappiano una parola di tedesco. Ricevo ogni giorno sul mio blog, Berlino cacio e pepe, decine di email di ragazzi che vogliono venire a vivere qui, alla ricerca di un futuro migliore.
«Non è giusto, ma è anche bello pensare che, oggigiorno, voi non siate più schiavi dei confini e possiate vivere ovunque vogliate». Sull’Europa il suo pensiero è fermo: «È questa l’Europa di cui si dovrebbe parlare, quella dei ragazzi che viaggiano, si mescolano e si sentono una cosa sola, anche se sono nati a migliaia di chilometri di distanza. Dobbiamo ripartire da qui».
Ha un appuntamento via Skype con il figlio che vive in Nuova Zelanda, ma è difficile trovare una rete wi-fi stabile e così gli messaggia che si sentiranno dopo. Ci raggiungono due suoi assistenti e un mio amico. Ci prendiamo una birra sulla riva della Sprea, azzardiamo qualche commento sulle ragazze tedesche («Belle, ma continuo ad avere sempre un debole per le italiane», afferma campanilista) e ci muoviamo sulla via del ritorno. Il suo show è quattro ore dopo.
Alle 20 il teatro è tutto esaurito ed è il solito successo. Molti ragazzi rimangono anche dopo, sperando di potergli parlare. Lui ha tempo per tutti e posa con i ragazzi dell’associazione Mafia? Nein Danke. La giornata è finita e ci salutiamo con una domanda che è anche una promessa: «Rimaniamo in contatto».
L’intervista che giovedì scorso gli ho fatto per la Bild parte da questa promessa. Al telefono è diverso che di persona, ma è sempre gentile. Mi aveva concesso 20 minuti, invece stiamo al telefono per 40. Parliamo di tutto. Non ha intenzione di allearsi con il Pd, ma sarà al loro fianco se troveranno le proposte giuste.
«Pd e Pdl continueranno la stessa alleanza che ha permesso a Monti di stare al governo». L’intervista va bene. Ha ancora l’entusiasmo di chi è in campagna elettorale e mi tocca interromperlo: «Scusami Beppe, è che mi hai detto che hai poco tempo!», «Accidenti è vero!».
Mi complimento per il risultato elettorale. Ci tiene a tranquillizzare i tedeschi e così, qualche minuto dopo l’intervista, mi farà chiamare dal suo assistente, chiedendo se posso aggiungere che, l’onestà e la legalità che porteranno il Movimento 5 stelle all’interno del Parlamento, serviranno anche ad attrarre gli stranieri a investire in Italia.  Gli chiedo se tornerà a Berlino. «Difficile, anche se un giorno riprenderò con i miei show e chissà».
Noi italiani all’estero possiamo stare tranquilli di ciò che accadrà in Italia? «Ci vorrà del tempo, ma il mio sogno è che voi possiate avere voglia di tornare un giorno, questo è un Paese con mille difetti, ma anche pieno di gente straordinaria di cui io sono fiero».


BADARCI e TENERCI



Hai osservato l’uso di “badarci” e “tenerci”? 

Questi due verbi possono essere accompagnati dalla particella “ci” oppure trovarsi da soli. Ad esempio:

Ci tengo molto a te.   -  Tengo molto a te

Non badarci a quel ragazzo.  - Non badare a quel ragazzo



Prova ad abituarti ad usare questi verbi con la particella:

  1. So che quel ragazzo ti prende sempre in giro ma non devi ________________________ .
  2. Lo sai che ________________ molto a questo vestito: te lo presto ma cerca di non sporcarlo!
  3. Se proprio non _______________ a quel ragazzo non dovresti illuderlo!
  4. Ho preso un altro brutto voto a scuola! Io non ____________ ma mia madre si arrabbierà di sicuro...
  5. Vorrei presentarti i miei: __________________ molto a conoscerti.
  6. Devo finire l’università: i miei _______________ moltissimo.
Ed ora prova tu!

1. __________________________________________________________
2. __________________________________________________________
3. __________________________________________________________
4. __________________________________________________________
5. __________________________________________________________




Il cibo

Here you have some useful words to learn related to il cibo (food).



Enjoy it :)